Il Potere della Musica

Lo ammetto, tante volte, quando per varie cause sono costretto a lavorare da solo all'acceleratore, mi capita di chiedere aiuto alla musica (accendendo la radio) per avere un pò di compagnia ma questo è nulla in confronto a quanto mi ha aiutato con un determinato paziente.
Quel giorno dovevamo iniziare la terapia ad un paziente affetto da Ca del Laringe. Ovviamente il piano di cura era stato realizzato con l'aiuto di una maschera termoplastica per un corretto posizionamento ed una precisa immobilizzazione. Il collega che lo aveva realizzato mi anticipò che il paziente pur essendo giovane e collaborante soffriva di claustrofobia ma che tutto sommato nonostante un pò di paura non aveva creato difficoltà il giorno della Tc di pianificazione. Durante la prima seduta però l'atteggiamento del paziente fu tutt'altro: PANICO GENERALE! Provammo varie volte ma non riuscimmo nemmeno a chiudere completamente la maschera, quindi di terapia neanche a parlarne. Con il medico ed il paziente decidemmo quindi di annullare la seduta e riprovare il giorno seguente, magari con l'aiuto di qualche goccia di tranquilante.
Il giorno dopo il paziente si ripresentò e sembrò che le gocce fossero riuscite a tranquillizzarlo, riuscimmo a posizionarlo chiudendo bene la maschera ma tempo pochi secondi e riscoppiò il panico! Niente da fare! La terapia prevedeva due semi-archi, preceduti da una CBCT di controllo, quindi almeno almeno servivano 5-6 minuti: impensabile!
Il paziente era molto preoccupato ma allo stesso tempo dispiaciutissimo di non riuscire e volenteroso di riprovare ma ogni volta il risultato era lo stesso. Iniziammo quindi a divagare per distarlo parlando del più e del meno e fu lì che ci venne una bella idea: perchè non provare con la musica?!?! Il paziente fu entusiasta di questa pensata assai poco invasiva e volle subito provare. Lo posizionammo quindi sul lettino senza maschera ed intanto realizzammo un "sofisticato" impianto audio (cellulare appoggiato al microfono della consolle con mp3 di vario genere). Dopo qualche minuto di musica provammo a chiudere la maschera e visto il buon risultato provammo ad iniziare la terapia: missione compiuta! Noi ed il paziente al termine fummo sia increduli che sollevati: l'effetto "musica" aveva salvato la situazione!
Le terapie dei giorni successivi furono una passeggiata (tolto qualche sporadico attimo di titubanza) ma solo in presenza di supporto musicale.
Infatti il giorno che per una casualità ero sprovvisto del mio cellulare e quello del collega non aveva canzoni disponibili, non ci fu verso di riuscire a completare il trattamento e la seduta fu sospesa! Per questo, a scanso si equivoci, il paziente il giorno dopo si presentò con il suo cellulare carichissimo di file multmediali di ogni genere. Ci fu un altro episodio divertente; capitò un altra volta che sia il mio cellulare che quello del paziente non vollero collaborare, fu così che chiedemmo aiuto alla moglie ma sul suo cellulare era presente una sola canzone: l'inno dell' INTER! Fortuna volle che la fede calcistica dei coniugi fosse la stessa, ma da gran milanista quale sono, mai avrei pensato di esser grato ai cugini come in quell' occasione e mai avrei pensato che nella mia carriera lavorativa avrei eseguito un trattamento sulle note di "Amala, pazza Inter amala".
Il paziente concluse brillantemente il suo ciclo di terapie e ci fu davvero riconoscente!
Questo episodio è davvero simpatico ma vi posso giurare che non avrei mai pensato che la semplice musica potesse risolvere una situazione così delicata come quella che registrammo dopo i primi tentativi.
Ricordo anche che un mio compagno di studi realizzò la sua tesi sul possibile impiego della Musica nel tentativo di tranquillizzare il paziente sottoposto a Risonanza Magnetica. Qualche collega radiologo la ha mai utilizzata? Vi è stata utile?
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